Bando Reale sulla pratica dell'antica religione

Sommario

Principato
Data
Emesso da:
Testo del Bando
Principato
Dimora,Corona del Re

Data
secondo giorno della seconda decade di Germinale 1259

Emesso da:
Tancredi Roncaglia

Testo del Bando

"Udite! Udite!
Per volontà di Sua Maestà il Re Aureliano dei Gastaldi, Signore di Dimora e sovrano delle Terre Spezzate.[1]
In seguito alla cessazione della Concordia Religiosa e al tradimento perpetrato nei confronti del Legittimo Successore al Trono del Sole, Aureliano dei Gastaldi, si impone che l’ostentazione delle pratiche dell’Antico Culto all’interno delle Terre Spezzate siano bandite.

Esse vengono dunque confinate nelle terre di Altabrina e Neenuvar e si predispone l’ingresso in tali principati dell’Ordine dei Confratelli erranti allo scopo di portare i dogmi della Vera Fede anche nei luoghi più remoti del Regno.
Pertanto chiunque venisse sorpreso ad adorare gli Spiriti od officiare Cerimonie dell'Antico Culto verrà accusato di Empietà e subirà le pene previste dalla Giustizia del Re.

L’espiazione di tali atti da parte dell’incriminato avverrà mediante bastonatura pubblica e arresto.

Se il soggetto fosse recidivo, in aggiunta alle pene menzionate, esso verrà incarcerato da 1 a 3 mesi con la visita costante di un sacerdote che gli insegni o rimembri i precetti della tetrade ed esorcizzi il suo grave peccato.

Decorso tale periodo egli verrà dichiarato infame tra gli uomini tramite apposito bando, fino al momento in cui verrà giudicato dagli Dei.
Così sia scritto. Così sia fatto.
Vincit Veritas!"

Ser Tancredi Roncaglia
Primo Cavaliere del Re
  1. ^ Dalle cronache del 1259: Severo fu il castigo stabilito dal sovrano e dalla Tetrarca per punire coloro che più di ogni altro avevano osato ribellarsi al Trono del Sole e al suo legittimo Re. La Concordia Religiosa stabilita dalla Tetrarca Beatrix solo qualche anno prima fu revocata e la professione dell’Antico Culto severamente bandita in terra tetradica.